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La Taglia
Lo «standard» redatto dal prof. Antonio Solaro nel 1958 prevede un'altezza al garrese, per i maschi di cm 60, e per le femmine di cm 56, con un'oscillazione di due centimetri in più od in meno.
Nella definizione dello standard non si è tenuto conto della differenza fra cani da pecore e cani da mucche e l'oscillazione prevista nell'altezza è il frutto di un compromesso tendente a ricomprenderli tutti senza distinzione.
In effetti, se il soggetto viene ben alimentato e curato, nei limiti del suo patrimonio genetico, raggiungerà facilmente il massimo della taglia.
Riteniamo che non debba essere considerato un difetto il fatto che il cane possa superare di qualche centimetro il massimo della taglia, mentre è senz'altro indice di un incompleto sviluppo se si fermasse al di sotto del minimo.
Recenti studi su diverse razze canine, hanno dimostrato che quando una razza viene recuperata all'allevamento, aumenta di peso e di altezza in poche generazioni.
Si ritiene che questo aumento non costituisca una mutazione della razza, ma soltanto un recupero della sua taglia originaria.
Altri suoi cugini, come il Kommondor (ungherese), il Pastore di Briard (francese), il Bovaro delle Fiandre, il cane da pastore della Russia meridionale od il Bobtail (inglese) superano tutti in altezza ed in peso l'attuale Bergamasco.
Un'autorevole conferma ci viene dal Vecchio che nel suo manuale edito nel 1912 così descriveva il Bergamasco:
«Sono generalmente cani grossi, di pelo lungo e assomigliano assai al cane della Brie; alti e robusti hanno il pelo lanoso e arricciato di color nero, grigio, bianco, sudicio o nocciola».
Il cane da Pastore Bergamasco deve essere quadrato?
Per meglio spiegare diremo ancora: visto in sezione laterale, la lunghezza del tronco, misurata dalla punta della spalla alla punta della natica, deve essere pari all'altezza al garrese?
Dopo un'attenta osservazione effettuata su alcune centinaia di soggetti ci sentiamo di affermare che la proporzione di quelli compresi nel rettangolo e quelli compresi nel quadrato è più o meno identica.
Eccettuati dei soggetti particolarmente sproporzionati a causa di specifici difetti fisici, la funzionalità, in entrambi i casi, non ne risente minimamente.
Tenuto conto che la femmina è per tradizione tendente al rettangolo in funzione della sua attività riproduttiva, un'oscillazione in lunghezza di 1-2 centimetri in più rispetto al quadrato può senz'altro essere considerata nell'ambito della tipicità.
Sotto il profilo estetico riteniamo il cane quadrato più proporzionato e compatto, sicuramente più piacevole a vedersi.